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1914, isola di Castellamare, Sicilia. In una notte d'inverno, due bambini nascono in due case distanti solo qualche centinaio di metri. Il primo è figlio di Amedeo, il medico condotto dell'isola, e di sua moglie Pina. Anche il secondo è figlio di Amedeo, ma la madre è la sua amante, Carmela, moglie del sindaco di Castellamare. Insidioso, lo scandalo si propaga nell'isola e distrugge la reputazione di Amedeo, che è costretto a lasciare il suo incarico e si ritrova a gestire un bar-pasticceria all'interno di una vecchia casa. La terrazza del bar diventa per lui - e per gli abitanti di Castellamare - un luogo da cui osservare e commentare un mondo che cambia vorticosamente e che porta sull'isola la tragedia di due guerre mondiali, lo slancio della ricostruzione, le tensioni sociali e politiche degli anni settanta, la sfacciata abbondanza degli anni ottanta e le luci e le ombre del nuovo millennio. Sebbene a Castellamare tutto sembri immutabile, i figli e i nipoti di Amedeo non soltanto vivranno tutti questi cambiamenti, ma v'intrecceranno anche le loro storie di amicizia e d'amore, di morte e di speranza. Perché la Grande Storia è sempre fatta di piccole storie. E s'illumina di una luce nuova se c'è qualcuno disposto a raccontarle. Magari da una casa su un'isola.